Amministrative: il risultato segna
la fine della destra e del centrismo
di Maria Mantello
Il vento nuovo di riscatto
democratico era iniziato a soffiare
intenso negli ultimi anni nelle
grandi mobilitazioni per la scuola
statale, per la dignità delle donne,
dei giovani, dei lavoratori.
Un’onda lunga di indignazione per
rimettere al centro l’individuo e il
diritto umano alla libertà e alla
giustizia contro il familismo di una
destra di governo arrogante che ha
imposto a questo paese la barbarica
legge del clan.
Un’esigenza di politica pulita per
riappropriarsi nell’impegno della
dignità individuale e della cosa
pubblica contro lo squallore di
consorterie, cricche, scambi
simoniaci e cerchi magici ….
Un’esigenza di riappropriarsi della
politica per una società più libera
e più giusta che ha portato migliaia
e migliaia di cittadini in piazza
negli ultimi anni, ma anche a votare
per il cambiamento.
E a milioni sono andati alle urne
per sconfiggere la destra
berlusconiana.
Questo nuovo vento di fresca
primavera lo si è visto già un anno
fa alle amministrative di maggio e
ai referendum di giugno, dove in
particolare l’abrogazione del
legittimo impedimento era stata la
prima forte sberla al presidente del
consiglio in carica e alle sue leggi
ad personam.
Questo vento progressista ha
continuato a soffiare ancora alle
recenti elezioni amministrative del
6 -7 maggio, il cui risultato ha
travolto Pdl e Lega, ma che ha fatto
naufragare anche le nostalgie
centriste del Terzo Polo.
Questo fresco vento di maggio ha
premiato la sinistra e la politica
di alleanza a sinistra contro la
dissennata rincorsa al centro che ha
titillato alcuni esponenti del PD
alla ricerca (forse) solo della
poltrona perduta.
Questo vento di maggio ha rinforzato
il segretario del PD Bersani, che
adesso è chiamato ad arrivare alle
elezioni politiche con un programma
di sinistra. Un programma di
progressismo liberal-democratico
capace di rimettere al centro i
valori laici democratici, di
sinistra, della giustizia e della
libertà, che non possono essere
lasciati all’invettiva dei grillini,
tra cui tantissimi sono proprio i
delusi della sinistra. Chi deve
intendere, intenda.