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L' ALFANATISMO OMOFOBICO
Parlando ad Orvieto alla scuola politica dei giovanii, in una
sala gremita di anziani, il neosegretario del Pdl, Angelino
Allfano, ha lanciato l' allarme, allertando affini ed ex
alleati, contro il pericolo di una vittoria del centrosinistra,
con i gay e coppie di fatto.
Quale la ragione di una tale strumentale controffensiva,
imperniata sulla discriminazione omofobica?
E' l'eterno scimmiottante diversivo, come ai tempi del
Referendum sul divorzio, nel 1974, quando il segretario della
DC, on Fanfani, proprio nella Sicilia di Alfano, pavento' che la
riconferma del divorzio avrebbe spaccato le famiglie e favorito
la nuga dei nonni con le giovanette.
La controffensiva e' servita a sviare dall'emergenza- lavoro e a
stoppare il Governo dall' affrontare i temi della Giustizia e
del servizio televisivo.
Siamo alla funzione originaria, classica di difesa degli
interessi imprenditoriali e legali di Berlusconi; ricordo che
l'unica minacciata scazzottata, negli ultimi vent'anni e'
avvenuta in Parlamento sul problema delle televisioni col
"volontario" pugnace on. Storace.
Angelino deve dimostrare "polso", combattività ed idoneità, così
si è fatta e serve fare carriera alla corte del sollazzevole
putiniere, cioè fans di Putin, padre-padrone del Pdl.
L'atteggiamento più grave, disdicevole, anticostituzionale della
destra clericale consiste non solo la loro gretta, antiumana e
antiscientifica omofobia, quanto il loro pur dichiarato
"rispetto" per il libero orietamento amoroso o di convivenza
delle persone.
Rispetto per la scelta? Ma perché potrebbero impedirlo?
E' solo per mascherare una opposizione, contraddittoria ed
ipocrita, al riconoscimento dei loro diritti civili.
Giacomo Grippa
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