Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

Requires Acrobat Reader.


ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

e.mail

 

Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

e.mail , e.mail2


.

 

La rivolta dei taxi e la borsa nera delle licenze

 

La legge quadro n°21 del 15 gennaio 1992 stabilisce che i taxi  «provvedono al trasporto collettivo e individuale di persone, con funzione complementare e integrativa rispetto ai trasporti pubblici di linea». Un servizio pubblico – continua la legge - per «soddisfare le esigenze del trasporto individuale o di piccoli gruppi di persone» e che «si rivolge ad un’utenza indifferenziata».

I taxi sono quindi un bene dei cittadini, ai quali va garantita sicurezza di reperibilità del mezzo -quando serve - e un giusto prezzo delle corse.

Per questo la piazza delle auto bianche è compito dello Stato, che attraverso gli Enti locali eroga gratuitamente le licenze, stabilisce il tariffario delle corse,… sentendo ovviamente le organizzazioni dei tassisti e dei clienti: «Presso le Regioni e i Comuni – stabilisce ancora la Legge quadro - sono costituite commissioni consultive che operano in riferimento all'esercizio del servizio e all'applicazione dei regolamenti. In dette commissioni è riconosciuto un ruolo adeguato ai rappresentanti delle organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale e alle associazioni degli utenti».

Un sistema quindi rispettoso ed equilibrato per legge, ma che nella pratica, per interessi politici ed economici, e tacitando i cittadini (“utenti”), ha fatto delle auto bianche una casta sempre più potente. In grado di dettar legge, anche con azioni minacciose e violente, come quelle a cui stiamo assistendo in questi giorni a Roma.

Dal Circo Massimo, dove si sono adunati, la lobby delle auto bianche ancora una volta fa muro contro chi cerca di rimettere nelle mani dello Stato la gestione delle licenze incrementando lavoro e servizio, che al contrario i tassisti vogliono continuare a gestire come “cosa loro”, facendo così del taxi l’oggetto del desiderio (chi non vive i continui affanni per reperirlo?). Questo per giustificare l’ingiustificabile: le alte tariffe e la vendita da parte del conducente del suo permesso di circolazione. Una licenza che è venduta anche al prezzo di 350 mila euro, come è emerso da alcune recenti indagini della Guardia di Finanza.

Una indecente borsa nera delle licenze dunque, su cui tassisti hanno edificato anche reti di connivenze e voti di scambio.

Adesso è il momento di dire davvero basta, perché la loro è una rivolta contro la cittadinanza e la dignità del lavoro.

 

 



 



 

Direttore Responsabile: Maria Mantello 

: