Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

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E la Cei rilancia il suo programma: i valori non negoziabili

Nei sacri palazzi non si aspettavano che la crisi politica sarebbe precipitata così in fretta e che Berlusconi sarebbe stato costretto alle dimissioni in tempi così ravvicinati. L’accelerazione improvvisa potrebbe mandare a gambe all’aria quel progetto di riaggregazione dei cattolici avviato da alcune associazioni insieme al cardinal Bagnasco a Todi lo scorso 17 ottobre su cui le gerarchie ecclesiastiche stanno puntando decisamente. Nel caso di elezioni a breve, poi, si potrebbe affermare un centro-sinistra temutissimo dai vescovi, soprattutto se allargato anche a Vendola e alla Federazione della sinistra di Diliberto e Ferrero.
A dimostrazione della consistenza di tali preoccupazioni, sebbene in questi giorni le gerarchie siano complessivamente silenti, su due argomenti insistono i vescovi e il Vaticano: il sostegno a Mario Monti che, se l’operazione sarà coronata da successo, ritarderebbe le elezioni; e il martellamento sui «valori non negoziabili» – la vita «dal concepimento alla morte naturale», famiglia fondata sul matrimonio e sostegno alla scuola cattolica – utilizzati come paletti invalicabili, o come clava, per scongiurare qualsiasi ipotesi di centro-sinistra che guardi più a sinistra che al centro.
«Una certa cultura radicale insiste sull’autonomia della politica dai valori etici oggettivi» e «non negoziabili», ha detto ieri Bagnasco intervenendo al 25mo anniversario della Pontificia università della Santa Croce (dell’Opus Dei). In politica la mediazione è «importante», ma «non su tutto ci può essere mediazione» per non distruggere alcuni «valori costitutivi e quindi irrinunciabili». Per un cattolico la fede deve «ispirare ogni ambito e azione, privato o pubblico che sia», quindi chiedere «che i cristiani che hanno responsabilità pubbliche sospendano la loro coscienza è impossibile e ingiusto».
Di «valori non negoziabili» si parlerà in maniera particolare venerdì e sabato prossimo a Roma, al centro congressi di Tv2000, l’emittente dei vescovi, in occasione del convegno nazionale di Scienza & Vita, l’associazione creata dalla Cei per contrastare il referendum che chiedeva l’abrogazione della legge 40 sulla fecondazione assistita e in prima linea in tutte le battaglie sui cosiddetti «temi eticamente sensibili»: apertura di Bagnasco e tavola rotonda con Alfano, Casini, Maroni e Bersani. Tutti a «lezione» dal cardinale.
A poche centinaia di metri, alla Domus Pacis – storica struttura dell’Azione cattolica –, e quasi negli stessi giorni (il 19 e il 20 novembre), ci sarà un’assemblea di tutt’altro segno. Una serie di associazioni che si riconoscono nella tradizione del cattolicesimo democratico (dai Cristiano sociali di Mimmo Lucà a Città dell’uomo fondata negli anni ’80 dall’antifascista Lazzati, dalla Rosa Bianca ispirata ai giovani studenti tedeschi oppositori di Hitler ad Agire politicamente) si incontreranno per dare vita non ad un partito né una “corrente”, ma ad una «rete» anche per intervenire nella politica, con due stelle polari: non i «valori non negoziabili» dettati dalla gerarchie ecclesiastiche, ma «la Costituzione repubblicana del 1948 e il Concilio Vaticano II». Segno di un mondo cattolico variegato e non interamente irreggimentato dalla Cei.


Luca Kocci (il manifesto, 13 novembre 2011)

 

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