No alla abolizione delle festività
laiche. Ripristiniamo piuttosto il 20 settembre.
Il governo della destra porta un altro attacco alla laicità,
chiedendo lo spostamento alla domenica delle uniche tre feste
rimaste della storia repubblicana. Mentre astoriche e medievali
feste religiose, compreso quell' 8 dicembre che certo di
emancipazione delle donne non profuma.
25 aprile, 1 maggio, 2 giugno sono il cardine della nostra memoria
storica, fatta di libertà, giustizia, emancipazione dai soprusi.
Allora, per incrementare l'appartenenza nella cittadinanza, non
sarebbe il caso di ripristinare la festa nazionale del 20 settembre,
che significa fine del papa-re e autonomia dello Stato dalle
ingerenze clericali?
Il governo della destra porta un altro attacco
alla laicità, prevedendo lo spostamento alla domenica delle uniche
tre feste laiche rimaste della storia repubblicana: 25 aprile, 1
maggio, 2 giugno.
Mentre si guarda bene dal toccare le festività religiose, compreso
quell' 8 dicembre che certo poco si concilia con lo spirito
democratico dell'emancipazione della donna.
25 aprile, 1 maggio, 2 giugno sono il cardine della nostra memoria
storica. Date simbolo per la conquista della libertà,
dell'emancipazione dai soprusi e dal bisogno, della nascita della
nostra repubblica.
Allora, per incrementare l'appartenenza nella cittadinanza, non
sarebbe il caso di ripristinare la festa nazionale del 20 settembre,
che significa fine del papa-re e autonomia dello Stato dalle
ingerenze clericali?