Il segnale politico delle amministrative
di Maria Mantello
I risultati delle amministrative del 30 maggio hanno dimostrato che
la scatola ipnoide del Presidente onnipotente, del re Mida che
cambia in oro ciò che tocca si è bucata e con essa anche la piazza
mediatica esultante nell’adorazione del capo. L’incantamento dello
specchio di Narciso si è infranto. E lo scarto tra virtuale e reale
sembra essere diventato un baratro.
La ragione ha vinto sulla pulsionalità idolatra.
L’Italia s’è desta e chiede dignità e onestà.
Vuole una politica che spazzi via consorterie, cricche, scambi
simoniaci, utilizzatori finali e leghe razziste. Ci sono donne e
uomini concreti puliti e onesti, che credono nel merito personale
conquistato con lo studio e il lavoro.
Che vogliono rimettere al centro la cosa pubblica per costruire una
società di liberi e di eguali.
Il voto del 30 maggio è la riscoperta dell’appartenenza nella
cittadinanza contro i rigurgiti vassallatici. Ed è un vento di
primavera che trasporta libertà e giustizia. Per ciascuno e per
tutti. Per riaffermare le ragioni della liberazione dal bisogno, per
riconquistare autonomia mentale, politica ed economica.
Politica alta, chiede il vento alto che soffia fresco col voto di
maggio. Ed è un’occasione che non può essere persa!
Maria Mantello