Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

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Catechismo e contraccezione


Il Vaticano ha pubblicato in diverse lingue un catechismo rivolto ai giovani. Un sintetico prontuario domanda - risposta, che nell’edizione italiana dovrà però essere corretto sulla questione degli anticoncezionali.
D. «Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi anticoncezionali?».
R. «Sì, una coppia cristiana può e deve essere responsabile nella sua facoltà di poter donare la vita».
L’errore di traduzione sta nella domanda, e precisamente nella parola contraccezione, come si sono affrettati a precisare dalle stanze vaticane. Pertanto la casa editrice dovrà provvedere a far inserire nelle migliaia di copie già distribuite nelle librerie un foglietto con un’ errata corrige, dove il temine male-detto, dovrà essere nella lettura giusta sostituito dal lettore con la frase bene-detta: «metodi di regolazione della fecondità». Perché la formulazione della domanda e della risposta alla fine così suoni:D. «Può una coppia cristiana fare ricorso a metodi di regolazione della fecondità?».
R. «Sì, una coppia cristiana può e deve essere responsabile nella sua facoltà di poter donare la vita».
L’effetto è formidabile, perché non solo non è inficiato lo scopo riproduttivo nel coito della tradizione dogmatica, ma anzi, per l’accento posto sulla fecondità, ne è addirittura rafforzata la funzione. Consolidata poi nel seguente botta e risposta che lega «regolazione consapevole del concepimento» a «pianificazione naturale della famiglia». Per non peccare di anticoncepimento, la soluzione “naturale” possibile è allora solo quella di indovinare i giorni non fecondi del ciclo di ovulazione. Certo le probabilità di errore sono elevatissime, ma il sia-fatta-la-volontà-del-catechismo è salva. E pure il modello di “sacra famiglia” che sulla scia del «matrimonio-rimedio» di agostiniana memoria, perfezionato nel «matrimonio medicina sacra» di s. Tommaso d’Aquino, arriva fino all’attuale catechismo del 1992, che papa Wojtyla volle siglare con queste parole di prefazione: «Si colloca mirabilmente nel solco della tradizione della Chiesa: di essa esprime ed attualizza catechisticamente la perenne vitalità».
Una vitalità che rispetto a questo argomento così recita: «ogni battezzato è chiamato alla castità. […] Tutti i credenti in Cristo sono chiamati a condurre una vita casta secondo il loro particolare stato di vita» (canone 2348); «Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione» (canone 2351); «È intrinsecamente cattiva ogni azione che, o in previsione dell’atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo e come mezzo, di impedire la procreazione». (canone 2370).
Non sarebbe però il caso di chiederci, se proprio in questo “solco della tradizione della Chiesa” non siano prolificati i rapporti malati con la sessualità? E ancora: le loro dicotomie e dissociazioni morali da orge di potere, hanno qualcosa a che fare con le tipologie dei casi Ruby?


Maria Mantello

 


 

Direttore Responsabile: Maria Mantello 

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