Giovanni Paolo II, protagonista e regista dello spettacolo popolare della fede nel Papa

 

 

Il Primo Maggio tutto il mondo festeggerà la Festa del Lavoro, ma non noi. Qua si festeggia la beatificazione di Papa Wojtyla. Per non offendere la sensibilità di alcuno, descrivo solo i fatti, come ci si presentano qua a Roma. A fronte del deciso respingimento del Comune di 3-4 mila profughi, Roma si prepara alla grande ad accogliere 300mila pellegrini il primo maggio per fare santo Carol Wojtyla e oltre 2 milioni nel mese intorno. Per questi pellegrini, a dieci giorni dalle elezioni, comune, regione, vaticano e banche in vena di affari 'celestiali', hanno approntato al prezzo di 18 euro un PapaPass (JPII-pass) che darà loro diritto a servizi e pasti per oltre 70 euro di valore effettivo. Parrocchie, centri di ospitalità, case-albergo di proprietà vaticana, agenzie di pellegrinaggio...tutti allertati per l'accoglienza di centinaia di migliaia di persone paganti. Tutto questo fa veramente arrabbiare. Nemmeno nella New York dei Rockefeller si vedevano questi schiaffi alla povera gente....che poi a quel tempo eravamo noi.

La povertà non è più neanche 'nascere dalla parte sbagliata del fiume', ma addirittura "... il giusto castigo che l'inefficienza merita". Ecco cosa è diventata la nostra società, la quale certamente, oltre a non essere né di destra né di sinistra, con buona pace dei festeggianti, non è nemmeno cristiana, ma semplicemente banditesca.

 

http://www.periodicoliberopensiero.it/voci/voci_20110119-regia-spettacolo-popolare-fede.htm