Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

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RESPONSABILITÁ E INDIPENDENZA DEI GIUDICI

È del tutto ovvio che anche i Giudici debbano essere responsabili, civilmente (oltre) che penalmente, per i danni cagionati nell'esercizio delle funzioni. Ne va di mezzo il principio di uguaglianza che sostanzia lo stato di diritto.
La legge Vassalli del 1988 ha fissato, a pena di inammissibilità, i presupposti della domanda risarcitoria per atto commesso con dolo o colpa grave dal magistrato nell'esercizio delle funzioni, o diniego di giustizia, escludendo che possa dar luogo a responsabilita l'attività di interpretazione di norme di diritto ovvero di valutazione del fatto e dalla prova.
Non può ammettersi diversa conseguenza, in considerazione del carattere fortemente valutativo dell'attività giudiziaria, che attua la garanzia costituzionale dell'indipendenza del giudice e, con essa, del giudizio, come rilevato costantemente dalla Corte Costituzionale.
Ne' può ritenersi che il giudice sia obbligato a decidere conformemente all'interpretazione effettuata precedentemente dallo stesso o da altro giudice in relazione ad un'altra controversia.
Se così fosse, sarebbe ad esempio forse, ancora in vigore il cosiddetto delitto d'onore..
Secondo la legge Vassalli, che chiama in causa anche lo Stato (che’, in caso di incapienza del giudice responsabile, il danneggiato non otterrebbe soddisfazione), la colpa grave ricorre sempre nei seguenti casi:
a) grave violazione di legge determinata da negligenza inescusabile;
b) affermazione, determinata da negligenza inescusabile, di un fatto la cui esistenza risulta incontrastabilmente dagli atti del procedimento;
c) negazione determinata da negligenza inescusabile, di un fatto la cui esistenza risulta incontrastabilmente dagli atti del procedimento;
d) emissione di provvedimento concernente la libertà della persona fuori dai casi consentiti dalla legge oppure senza motivazione.
Tutto è perfettibile, ma il principio di indipendenza deve essere rispettato.
Ed è assodato che qualunque intervento non richiede alcuna "riforma epocale" costituzionale, come declamato dall'ineffabile premier.
A meno che non si intenda, come a questo punto della storia appare evidente, compromettere il principio di indipendemnza della Magistratura, presidio dello stato di diritto, senza di che è inutile parlare di Costituzione.
La Costituzione, in tal caso, come nello Statuto di Hamas consisterebbe nella «volontà di Allah»: alias Furherprinzip sovraordinato alla LEGGE.
È notizia di venerdi:
La Commissione Giustizia della Camera, con il voto di ineffabile parlamentare "radicale" (nel senso di Hamas?), relatore il leghista Pini, ha cancellato la responsabilità per dolo o colpa grave.
Introducendo il principio rivoluzionario (nel senso che anche la reazione è una rivoluzione) della «violazione manifesta del diritto».
Dunque apoditticamente : qualunque "violazione ", a prescindere da una qualunque tipizzazione rispettosa, come la legge Vassalli della Costituzione (qualunque costituzione necessariamente fondata sulla separazione dei poteri).
Norma intimidatoria senz'altro, perché indurrà il giudice a valutazioni compiacenti il potente di turno e conformistiche nel senso dell'appiattimento, del chi me lo fa fare.
Con buona pace per il "piccolo giudice" di Porte aperte.
E se i giudici si mettessero anche tacitamente d'accordo, nel senso che tutte le sentenze di primo grado venissero acriticamente confermate nei superiori gradi di giudizio,. dove starebbe la manifesta violazione del diritto? Giudicata a quel punto da chi?
Che tristezza!


avv. Antonio Caputo (Presidente Nazionale dei Difensori Civici)

 


 

Direttore Responsabile: Maria Mantello 

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