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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Bibbia a scuola nel Veneto La nuova crociata degli adoratori del Dio-Po Dieci miliardi sottratti alla Scuola dall’attuale Governo. Risultato: ordinaria amministrazione bloccata, cattedre decimate, precari licenziati a migliaia. Eppure i soldi per regalare Bibbie agli alunni si trovano. Perlomeno in Veneto, dove Elena Donazzan (PdL, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro) spiega, in una lettera inviata a tutti i dirigenti scolastici delle scuole primarie del Veneto, che la Regione Veneto ha deciso di donare una copia della Bibbia a tutti gli alunni “contro la deriva laicista”. Donazzan chiarisce che la pia trovata, promossa dal Presidente Luca Zaia (Lega Nord), ha ricevuto l’adesione del «Consiglio regionale al completo», che avrebbe ascoltato e condiviso «il messaggio indirizzato dal Patriarca di Venezia, Cardinale Ettore Scola, in occasione della sua visita ufficiale». «E’ una riflessione - si legge nella lettera dell’assessore - che abbiamo voluto promuovere con il mondo dell’educazione […] sui grandi temi di attualità nella nostra società, alle radici culturali delle nostre comunità, alla centralità della persona ed ai principi fondativi del nostro vivere comune, laico prima ancora che religioso» (sic). Evidentemente il «vivere comune» di uno Stato democratico e laico si basa sulla Bibbia, come quello iraniano si basa sulla Shari'a. Ma non basta: «Il Libro Sacro, oltre ad essere il testo religioso più diffuso al mondo, rappresenta per tutti noi un riferimento indispensabile per comprendere le nostre radici culturali e la nostra tradizione». Dunque la Lega Nord distribuirà il Corano, se questo, per motivi demografici, sarà un giorno «il testo religioso più diffuso al mondo»? Illuminanti le seguenti parole di Donazzan: «E’ il riconoscimento, senza pregiudizi ideologici che il nostro stesso vivere civile, il nostro diritto, la nostra morale, i nostri costumi sono intrisi di principi derivanti dal cristianesimo». Evidentemente chi adora il dio Po ed incita all’odio razziale sono i “laicisti” (termine che poi nella lingua italiana designa semplicemente quanti affermano e difendono i valori della laicità), non i dirigenti del partito Lega Nord. Alvaro Belardinelli |
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