Assassinio del Sindaco Angelo
Vassallo
La politica dell'onestà fa paura
alle mafie
Il "sindaco pescatore", come veniva
chiamato affettuosamente Angelo
Vassallo, primo cittadino di Pollica
che comprende anche Acciaroli,
piccolo tesoro balneare del Cilento
premiato con la bandiera blu, è
stato assassinato nella notte del 6
settembre in un agguato di stampo
mafioso.
Il sostituto procuratore di Vallo
della Lucania, Alfredo Greco, che si
sta occupando delle indagini ha
dichiarato: «Negli ultimi tempi era
preoccupato e mi teneva
costantemente informato sugli
sviluppi di alcune vicende. Era un
uomo che si batteva contro
l'illegalità ed era sempre in prima
linea. Quando accadeva qualcosa di
particolare sul suo territorio, me
lo segnalava».
Il procuratore aggiunto di Torre
Annunziata, Raffaele Marino, che
Vassallo ben conosceva, afferma: «Il
mio caro amico Angelo è stato ucciso
per un no di troppo. Un no
pronunciato a gente che non ammette
risposte negative. Un no detto in
faccia alla camorra. Non ho dubbi».
E, illustrando gli interventi
sull’ambiente del coraggioso Sindaco
aggiunge: «Ha trasformato il porto e
il centro storico tenendo presente
una stella polare - ha aggiunto
Marino - quella della legalità. Temo
che la rinascita di Acciaroli abbia
suscitato appetiti forti».
Lo sdegno dei politici su:
La Repubblica-Napoli