Altre due sentenze di
lapidazione in Iran.
Cresce l'opposizione al regime tra i
musulmani moderati.
Mentre
mezzo mondo si sta mobilitando
contro la lapidazione di Sakineh, la
Corte suprema iraniiana ha emesso il
28 agosto altre due condanne a morte
contro altre due donne: Vali
Janfeshani (32 anni, madre di un
bambino) e Sariyeh Ebadi (30 anni,
madre di due bambini). L'accusa è
sempre la stessa: infedeltà
coniugale. La condanna anche:
lapidazione. Anche in questa
occasione la barbara sentenza ha
l'aggravante, secondo
l'organizzazione per la difesa dei
diritti umani Iran's Human Rightss
Activist News Agency, di essere
stata emessa a seguito di processo
sommario.
Gamal Bouchaib, presidente del
Movimento dei Musulmani Moderati in
Italia ha dichiarato: «Un regime che
uccide pubblicamente le donne, che
tortura e massacra gli omosessuali,
impiccando perfino i ragazzini, che
non mostra alcun rispetto per i
diritti umani non può più essere
tollerato.»