Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

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Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web

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Bella Ciao, la canzone simbolo della Resistenza non piace alla Dirigente di una scuola media

Il 27 maggio, in occasione della “Settimana della musica” indetta dal Ministero dell'Istruzione, gli studenti della scuola media statale Belli di Roma (quartiere Prati), hanno suonato Bella Ciao. Sì, proprio la canzone simbolo della Resistenza, da cui è nata la Repubblica e la nostra Costituzione. Forse un omaggio all’approssimarsi della ricorrenza del 2 giugno. Ma Carla Costetti, dirigente scolastica del Belli non ha gradito. E il giorno dopo in una lettera rivolta a genitori, studenti ed alunni ha precisato: «esistono luoghi e tempi opportuni nei quali sostenere con la serietà del proprio lavoro, idee e convincimenti che, pur nella libertà di pensiero, non devono mai diventare mancanza di rispetto o offesa verso istituzioni o persone».

Come Bella Ciao possa essere una mancanza di rispetto o un’offesa per chi giura sulla Costituzione repubblicana non è molto chiaro.

Nella sua lettera, inoltre, la preside aggiunge: «Quanto accaduto deve far indignare. Sollecito gli adulti a scusarsi nei modi ritenuti più idonei per quanto accaduto, a riflettere con le classi in modo da far capire agli studenti che se è giusto e importante esprimere le proprie convinzioni anche se divergenti è altrettanto giusto e importante non assumere iniziative che travalicano i limiti dell'opportunità, del rispetto delle persone, della correttezza, del buon gusto».

Insomma genitori e docenti (gli adulti) dovrebbero scusarsi per l'indignazione procurata. A lei? Al Ministero? Ai passanti? …

I docenti poi dovrebbero fare una lezione particolare per insegnare che la libertà di pensiero esiste ad intermittenza.

Eppure proprio in sintonia colla Carta Costituzionale, nel piano dell’offerta formativa (Pof) della scuola Belli alla voce  “nella formazione degli alunni” è posto questo alto obbiettivo:  imparare ad essere per avere la libertà di pensiero, di giudizio, di sentimenti (Rapporto UNESCO-Educazione ventunesimo secolo).

Oltre a cambiare il Pof, che è approvato dal collegio dei docenti, presieduto dal preside,  bisognerà anche cambiare nome alla scuola? I sonetti del grande Giuseppe Gioacchino Belli, infatti, potrebbero essere poco opportuni per le loro veementi polemiche contro il potere.

Maria Mantello



 

Direttore Responsabile: Maria Mantello 

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