La
religione della discriminazione
Premiati i bambini che fanno la
comunione in una scuola elementare
di Roma
Accade alla
scuola elementare statale Giovan
Battista Vico di Roma, piazzale
degli Eroi, quartiere Trionfale,
dove in una classe di quarta
elementare chi ha fatto la prima
comunione è stato
premiato
con
un braccialetto di filo colorato ed
esonerato dal fare i compiti a casa.
Per gli altri, quelli che non sono
andati in Chiesa per il santo
sacramento, niente.
A denunciare l’episodio è la signora
Sabrina Callea
, madre di una bambina di 10 anni
che si è vista tornare a casa la sua
piccola di 10 anni in lacrime per
essere stata esclusa dal premio
confessionale: «Nei giorni scorsi
mia figlia piangendo mi ha
raccontato che i bambini che
non avevano fatto la prima comunione
erano stati esclusi dal regalo . Da
questa iniziativa presa
dall'amministrazione scolastica,
casualmente sono rimasti esclusi i
bambini che non frequentano l'ora di
religione e i figli degli immigrati.
Eppure credevo che la scuola
italiana fosse laica».
Alla richieste di spiegazioni
rivolte alla scuola dai genitori,
dichiara sempre la signora Callea:
«Ci hanno risposto che a queste cose
i bambini si devono abituare e che
hanno ricevuto il premio perché
hanno accolto Gesù nel loro cuore.
Non si sono posti alcun problema di
discriminazione. Tutto questo è
stato un fulmine a ciel sereno
perché nella scuola Vico ci sono
diversi bambini stranieri per i
quali non è mai mancata la giusta
attenzione da parte dei dirigenti
scolastici. Questo atteggiamento
perciò mi sorprende e continueremo a
chiedere spiegazioni».