Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

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Ipocrisie sacramentali


Questo articoletto de Il Fatto Quotidiano del 4 ottobre 2009 ci informa, se mai ce ne fosse bisogno, che nei secoli nulla è cambiato nella forma mentis della curia cattolica: potere sui poverelli e ignoranti attraverso la paura, della morte, dell'al di là, del castigo di dio e accondiscendenza servile coi potenti e i ricchi della terra.

I cattolici oppongono a queste argomentazioni le virtù dei grandi pensatori della chiesa, S. Francesco in testa. Sbagliano argomento, poiché proprio San Francesco fu il più grande fustigatore dei mercanti nel tempio e l'esempio vivente di quanto di più lontano c'è dalla chiesa secolarizzata.
L'ipocrisia sembra essere il fondamento culturale della chiesa di Roma, che con l'istituto della confessione legittima di tutto, cancellando anche i peccati dei mafiosi e dei dittatori, compresi taluni pedofili, come qualche atto giudiziario ci ha raccontato.
Il concetto ipocrita sotteso è il seguente: con la confessione ripulisco i miei peccati e le responsabilità connesse non hanno valenza sociale né personale, poiché dio li ha perdonati e il prete pure.
Dunque un ladro, un malfattore, un affamatore e perfino un assassino è pari agli altri dopo la confessione e conserva il suo posto, spesso di prestigio, in seno alla società, indipendentemente da ogni altra considerazione, come accaduto a Pinochet, Mussolini e a una miriade di mafiosi, camorristi e 'ndranghetisti di ogni tempo, con palco riservato al lato della navata. Questo 'contratto' fra l'uomo e dio, attraverso il prete confessore, comprensivo di un pentimento frettoloso, superficiale e ipocrita, esclude la propria coscienza dal concetto di responsabilità e di espiazione, a differenza delle chiese protestanti che si guardano bene dal frapporsi fra il peccatore e la sua coscienza. Il protestante che sbaglia sa di dover pagare, il cattolico che sbaglia spesso non ne ha consapevolezza piena a causa di un relativismo etico tutto romano e comunque sa di poterla fare franca e che non per questo gli verrà sbarrato il portone della chiesa.
Un secolare regalo alla mentalità mafiosa e disonesta di cui infatti l'Italia è la culla dell'umanità, per riconosciuta capacità di esportazione e numero di inquisiti e carcerati x 1000 abitanti.
Avendone 'parlato' col confessore, nessuno mi può giudicare! E dunque che male c'è a taglieggiare il barbiere sotto casa invece di andare a lavorare?
L'importante è essere un buon credente, magari  generoso e soprattutto....sposato in chiesa! "

(Carlo Anibaldi - Ottobre 2009)

 

 

Direttore Responsabile: Maria Mantello Webmaster: Carlo Anibaldi 

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