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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Il
Governo continua la politica dei tagli alle statali,
mentre promette altri fondi alle private.
PRECARI IN RIVOLTA
L’espulsione di
oltre 42.000 docenti e 15.000 Ata, non č dovuta a una diminuzione
delle iscrizioni, ma ad una politica di sottrazione di risorse alla
scuola pubblica dello Stato. E' quanto denunciano anche i precari le
cui proteste si stanno intensificando in questi giorni. Partite da
Salerno, le manifestazioni stanno dilagando in numerose cittą, anche
con dimostrazioni di impatto mediatico. Le docenti arrampicatesi sul
tetto dell’ufficio scolastico provinciale di Benevento, i prof.
simbolicamente "in mutante" a Roma, sono state notizie d'apertura
dei telegiornali. Ma non viene sottolineato solo l’aspetto occupazionale. L’espulsione di oltre 42.000 docenti e 15.000 Ata, infatti, non č dovuta a una diminuzione delle iscrizioni, ma al combinato disposto di diverse linee di intervento accomunate dall’unico scopo ufficiale del «risparmio». Quello non dichiarato, ci spiegano, č «la distruzione della scuola pubblica per favorire quella privata». I sindacati denunciano la pericolositą dei cosiddetti “contratti di disponibilitą”, destinati solo al 10% dei precari, che a livello regionale dovrebbero svolgere mansioni ultraflessibili e sotto retribuite.
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