SPAGNA
LAICA:
niente
simboli
religiosi
nelle
scuole.
Un
magistrato
della
regione
Castilla-León
a
novembre
del 2008
aveva
stabilito,
su un
preciso
ricorso,
che
nella
scuola
statale
non
possono
essere
esposti
né il
crocifisso,
né altri
simboli
religiosi.
Adesso
si
chiede
lestensione
del
provvedimento
a tutte
le
scuole
pubbliche.
Una
sentenza
di
quattordici
pagine,
con cui
il
magistrato
Alejandre
Valentin
Sastre
ricordava
che:
«Mantenere
i
simboli
religiosi
nel
centro
scolastico
calpesta
i
diritti
fondamentali
sanciti
dagli
articoli
14 e
16.1
della
Magna
Carta e
la legge
dell80
sulla
libertà
religiosa».
Ed
aggiungeva:
«Nellambito
educativo
la
libertà
religiosa
è un
tema
molto
sensibile,
perché
nella
fase di
formazione
della
personalità
dei
giovani
linsegnamento
influisce
in modo
decisivo
nel
futuro
comportamento
rispetto
alle
loro
credenze.
La
formazione
religiosa
condiziona
la
condotta
dei
ragazzi
in una
società
che
aspira
alla
tolleranza
di altre
opinioni
e ideali
che non
coincidano
con le
proprie.
La
aconfessionalità
implica
la
neutralità
dello
Stato di
fronte
alle
diverse
confessioni,
perché
nessuno
può
sentire
che lo
Stato,
per
ragioni
di
credo,
gli è
più o
meno
vicino».
La
vicenda
era
iniziata
tre anni
fa,
quando
la
Asociación
Cultural
Escuela
Laica (Acel)
di
Valladolid
era
ricorsa
alla
Giustizia
contro
una
delibera
del
Consiglio
scolastico
delle
medie
locali,
che
aveva
rigettato
la
richiesta
di
alcuni
genitori
di
eliminare
la
simbologia
cattolica
dalle
aule dei
loro
figli,
che
frequentavano
a
Valladolid
(150 km
a nord-
nord
ovest di
Madrid)
la
Macías
Picare,
scuola
che
porta
per
altro il
nome di
un
libero
pensatore
del XIX
secolo,
difensore
della
teoria
evoluzionista
di
Darwin.
I
genitori,
alcuni
dei
quali
sono
anche
esponenti
dell
Asociación
Cultural
Escuela
Laica,
avevano
chiesto
di
rimuovere
le
immagini
del
Cristo e
della
Madonna
presenti,
nel
rispetto
della
aconfessionalità
sancita
dalla
Costituzione.
Il
Consiglio
scolastico
si era
però
opposto,
così la
Acel si
era
appellata
al
governo
regionale
della
Castilla-León,
in mano
ai
popolari
(centro-destra
di
orientamento
cattolico).
Ma
poiché
ne era
scaturito
un altro
diniego,
si era
rivolta
alla
magistratura
che le
aveva
dato
pienamente
ragione.
Adesso
la
portavoce
socialista
di
Valladolid,
Ana
Redondo,
visto
che le
scuole
dipendono
dalle
Regioni,
chiede
allesecutivo
regionale
di
estendere
la
decisione
a tutte
le
scuole
di
Castilla-León.
Ma la
sentenza,
per
logica
estensione,
vedrà
coinvolte
anche le
altre
scuole
spagnole.
La
Spagna
sta
procedendo
quindi
sulla
linea
della
laicizzazione
impressa
dal
partito
socialista
di
Zapatero,
il cui
Governo
ha già
deliberato
di
eliminare
i
funerali
di Stato
nelle
Chiese,
e
qualsiasi
simbolo
cristiano
negli
atti ed
edifici
statali.
Anche in
Italia,
a tutela
del
supremo
principio
della
laicità
dello
Stato,
sancito
dalla
Costituzione
repubblicana
e
ribadito
dalle
autorevoli
sentenze
della
Cassazione
(in
particolare
439/2000)
e della
Corte
Costituzionale
(in
particolare
203/1989),
lo Stato
non può
farsi
propagatore
di una
fede
religiosa
esponendone
i
simboli.
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