Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Aids - il papa condanna i preservativi e ripropone astinenza, cure gratuite e cristiana compassione Nel corso della conferenza stampa di martedì 17 marzo, sul volo per l’Africa, dove la pandemia di Aids dilaga, Benedetto XVI ha detto : "E' una tragedia che non si può superare solo con i soldi, non si può superare con la distribuzione di preservativi, che anzi aumentano i problemi". La strada indicata dal capo della chiesa romana per combattere l’epidemia è quella della partecipazione al dolore degli ammalati: "Soffrire con i sofferenti". E ricorda l’impegno in tal senso dell'associazionismo cattolico: “che fa tanto visibilmente e invisibilmente”, nonché quello delle confraternite religiose “a disposizione dei malati”. Ma il papa soprattutto richiama ad una visione cattolica della sessualità all’insegna dell’astinenza, per un "rinnovo spirituale e umano" . Atterrato finalmente nella capitale del Camerun, Yaoundè, ha lodato il presidente cattolico Biya: “E’ encomiabile che i malati di Aids in questo paese siano curati gratuitamente”. Ed ha caldeggiato politiche governative similari in tutti i paesi. Viene spontaneo chiedere: -Curare è cosa buona e giusta, ma non sarebbe meglio prevenire, educando anche ad avere rapporti sessuali protetti? Certamente non significherebbe debellare il flagello dell'Aids, ma senz'altro potrebbe limitare le infezioni. E non sarebbe una bella opera di carità? Ci rendiamo conto che significherebbe tuttavia dissociare il rapporto sessuale dalla riproduzione. Ma anche il catechismo potrebbe adeguarsi ai tempi. Come del resto all’interno della stessa comunità dei credenti più di qualcuno auspica. Critiche dall'estero alle parole del papa, ma il Vaticano conferma: Eric Chevallier, portavoce del ministero degli Esteri francese, ha detto: " E mentre il presidente del Fondo mondiale per la lotta all'Aids, Michel Kazatchikine, chiede una smentita al pontefice: "Chiedo che queste parole vengano ritirate, in modo chiaro", il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede conferma la linea di Benedetto XVI “non ritenendo che puntare essenzialmente sulla più ampia diffusione di preservativi sia in realtà la via migliore, più lungimirante ed efficace per contrastare il flagello dell'Aids e tutelare la vita umana”. Quella celeste? | |||||||||||