Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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(ANSA) - ROMA, 13 FEB - "Se l'emendamento D'Alia divenisse legge il mio blog, quello di Marco Travaglio, di Beppe Grillo, di Byoblu, di Daniele Martinelli, di Piero Ricca e di migliaia di altre voci libere della Rete, sarebbero oscurati. Questo e' l'effetto, ed il vero obiettivo, di quell'emendamento carogna". Cosi' Antonio Di Pietro che sul suo Blog spiega: il Senato "ha approvato un emendamento dell'Udc Gianpiero D'Alia al pacchetto sicurezza", che "avvia 'la repressione di attivita' di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet'. Nei fatti, se approvato, permettera' di reprimere la liberta' di espressione e di opinione in Rete. Il reato di apologia e istigazione a delinquere e' gia' previsto e punito dalla legge, chiunque ne venga accusato oggi viene processato e, se colpevole, condannato. D'Alia e i suoi mandanti non vogliono attendere il processo, ne' la sentenza, vogliono emettere subito il verdetto di colpevolezza obbligando i provider ad oscurare da subito il sito". "Un emendamento antidemocratico e incostituzionale che cancellera' l'informazione in internet in un soffio equiparando l'Italia alle uniche due nazioni al mondo che hanno queste restrizioni: Cina e Birmania. L'emendamento sotto il pretesto di chiudere le porte a siti come You Tube e Facebook in cui sparuti gruppi di fanatici 'inneggiano' a Raffaele Cutolo e Salvatore Riina, nasconde ben altri obiettivi. Quello di oscurare l'ultimo tassello dell'informazione, internet, che sfugge al controllo di Silvio Berlusconi monopolista dell'informazione privata e di Stato". (ANSA). | |||||||||||