Sentenza della Cassazione

i maltrattamenti contro mogli e figli non hanno attenuanti di fede

 

            Non sono <<scusabili>>, in nome della loro <<diversità culturale e religiosa>>i comportamenti degli uomini di fede islamica che maltrattano le mogli, violentandole, sequestrandole in casa e venendo meno agli obblighi di assistenza anche nei confronti dei figli minori.

            Lo afferma la Corte di Cassazione, con la sentenza 46300 che ha confermato la condanna a due anni e sei mesi di reclusione nei confronti di un marito marocchino di 52 anni. L’uomo – residente a Torino – era stato processato per maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, violenze sessuali ai danni della moglie e violazione degli obblighi di assistenza familiare.

            Nel giudizio in Cassazione ha sostenuto di non poter essere condannato in quanto <<portatore di tradizioni sociologiche che confliggono con le norme italiane>>. Ma i magistrati hanno replicato che anche di fronte ai cosiddetti <<reati culturali o culturalmente orientati, il giudice non può sottrarsi al suo compito naturale di rendere imparziale giustizia in base alle norme vigenti>>.