Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

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Torino


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lodo Alfano: finisce alla Consulta

            La legge, nota come “lodo Alfano”, entrata in vigore il 26 luglio scorso e che riguarda l’immunità per le quattro cariche più alte dello Stato (Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera e del Governo), è stata impugnata dal P.M. Fabio De Pasquale nel processo che vede imputato Silvio Berlusconi per presunti illeciti nella compravendita dei diritti televisivi da parte di Mediaset.

            Secondo il P.M., il “lodo Alfano” è costituzionalmente illegittimo sotto svariati profili. Anzitutto l’art.138 della Costituzione richiede per questa speciale immunità in contrasto con l’art. 3 (“tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”) la promulgazione di una legge costituzionale e non ordinaria, in quanto trattasi di una “revisione costituzionale”.

            Sarebbero irrisolti svariati problemi che la Corte Costituzionale pose nel 2004 quando dichiarò in parte illegittimo il cosiddetto “lodo Schifani – Maccanico” che riguardava la sospensione del processo per le più alte cariche dello Stato.

            Tra l’altro, nel “lodo Alfano” non vi sarebbe “una definizione del concetto di alte cariche nel corpo della legge”, il riferimento è invece solo nel titolo per cui si potrebbero comprendere anche Ministri e i giudici costituzionali.

            Il Pm De Pasquale ha chiesto quindi ai giudici di mandare gli atti alla Corte costituzionale per dichiarare la nullità della norma e la sospensione del processo per l’imputato Berlusconi e di procedere oltre per gli altri 11 imputati.

            Il Tribunale di Milano, richiamandosi ai motivi addotti dal P.M. e dando atto del mancato rispetto del precedente “giudicato costituzionale” del 2004, ha disposto la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale e la sospensione dell’attuale processo.

            Anche un altro processo in corso davanti alla X° Sezione del Tribunale di Milano a carico di Berlusconi (imputato di aver corrotto con 600 mila dollari l’avvocato inglese David Mills per rilasciare testimonianze mendaci nelle inchieste All Iberian e sulla corruzione della Guardia di Finanza) è finito male per lui.

            Infatti il Tribunale, presieduto da Nicoletta Gandus (definita da Berlusconi “un giudice politicamente nemico”), ha accolto l’eccezione di incostituzionalità in quanto il lodo Alfano contrasta con gli art. 3, 68, 96, 112 e 138 della Costituzione. Il processo proseguirà nei confronti dell’avv. Mills, sebbene risulterà in pratica bloccato dalla sospensione nei confronti del coimputato Berlusconi.

Direttore Responsabile: Maria Mantello Webmaster: Carlo Anibaldi 

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