Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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il razzismo è' strutturale al fascismo!
Chi cerca di riabilitare il fascismo,
svincolandolo dall'atto più odioso, le leggi
razziali del '38, dovrebbe ricordare che la tesi
di un razzismo risultato dell’influenza della
Germania nazista è ridicola, sia perché non
assolve dalle responsabilità chi perseguita e
discrimina per induzione imitativa, sia perchè
storicamente il fascismo elaborò un razzismo
tutto suo, come del resto lo stesso Mussolini ha
dichiarato fin dagli esordi: "Il Fascismo si
preoccupi del problema della razza: i fascisti
devono preoccuparsi della salute della razza,
con la quale si fa la storia". (Congresso del
Partito Fascista, Roma, 1921); "il fascismo ha
svolto da sedici anni e svolge un’attività
positiva , diretta al miglioramento quantitativo
e qualitativo della razza italiana,
miglioramento che potrebbe essere gravemente
compromesso, con conseguenze politiche
incalcolabili da incroci e imbastardimenti”. (
Dichiarazione sulla razza, 26 ott.1938). Le "leggi in difesa della razza" sono preparate da tutta una campagna antisemita ben orchestrata e giocata sulla commistione di pregiudizi spiritual-biologico-nazionalisti. Un mixer dove fede-sangue-nazione erano esaltati come esempio di italianità, da contrapporre all'ebreo da espellere dal corpo sociale. Ma dalla discriminazione si passerà agli
arresti e all'eliminazione fisica. Anche questa
preventivata dal Duce, che i Ne ricordiamo qualcuno: Fossoli di Carpi (Modena) -il più grande; Borgo Dalmazzo (Cuneo); Gries (Bolzano) –dove le angherie degli aguzzini determinavano spesso la morte agli internati prima di raggiungere i lager della Germania e della Polonia-; La Risiera di S.Sabba (Trieste), dove era in funzione anche un vero e proprio forno crematorio. In questi campi di smistamento verso la morte erano deportati quanti venivano arrestati dai tedeschi con la collaborazione fattiva dei repubblichini di Salò. La Repubblica Sociale era stata formata da Mussolini il 23 settembre del 1943. Nel suo manifesto programmatico, la Carta di Verona, al punto 7 si legge: "Gli appartenenti alla razza ebraica sono stranieri. Durante questa guerra appartengono a nazionalità nemica". Un programma mantenuto fino alla disfatta Questa "caccia all'ebreo", determinò il contributo tutto italiano e fascista alla tragedia della shoah. | |||||||||||