Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale:

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

telefax: 067001785,


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Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web

prof. Maria Mantello


Roma


e.mail

Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino


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il razzismo è' strutturale al fascismo!

Chi cerca di riabilitare il fascismo, svincolandolo dall'atto più odioso, le leggi razziali del '38, dovrebbe ricordare che la tesi di un razzismo risultato dell’influenza della Germania nazista è ridicola, sia perché non assolve dalle responsabilità chi perseguita e discrimina per induzione imitativa, sia perchè storicamente il fascismo elaborò un razzismo tutto suo, come del resto lo stesso Mussolini ha dichiarato fin dagli esordi: "Il Fascismo si preoccupi del problema della razza: i fascisti devono preoccuparsi della salute della razza, con la quale si fa la storia". (Congresso del Partito Fascista, Roma, 1921); "il fascismo ha svolto da sedici anni e svolge un’attività positiva , diretta al miglioramento quantitativo e qualitativo della razza italiana, miglioramento che potrebbe essere gravemente compromesso, con conseguenze politiche incalcolabili da incroci e imbastardimenti”. ( Dichiarazione sulla razza, 26 ott.1938).

Le "leggi in difesa della razza" sono preparate da tutta una campagna antisemita ben orchestrata e giocata sulla commistione di pregiudizi spiritual-biologico-nazionalisti. Un mixer dove fede-sangue-nazione erano esaltati come esempio di italianità, da contrapporre all'ebreo da espellere dal corpo sociale.

Ma dalla discriminazione si passerà agli arresti e all'eliminazione fisica. Anche questa preventivata dal Duce, che i
l 26 maggio del ’40, con l’entrata in guerra dell’Italia alle porte, fa scrivere dal Ministro Buffarini-Guidi al capo di polizia, Bocchini, la seguente nota: ”Il duce desidera che si preparino dei campi di concentramento anche per gli ebrei, in caso di guerra”.

Ne ricordiamo qualcuno: Fossoli di Carpi (Modena) -il più grande; Borgo Dalmazzo (Cuneo); Gries (Bolzano) –dove le angherie degli aguzzini determinavano spesso la morte agli internati prima di raggiungere i lager della Germania e della Polonia-; La Risiera di S.Sabba (Trieste), dove era in funzione anche un vero e proprio forno crematorio. In questi campi di smistamento verso la morte erano deportati quanti venivano arrestati dai tedeschi con la collaborazione fattiva dei repubblichini di Salò. La Repubblica Sociale era stata formata da Mussolini il 23 settembre del 1943. Nel suo manifesto programmatico, la Carta di Verona, al punto 7 si legge: "Gli appartenenti alla razza ebraica sono stranieri. Durante questa guerra appartengono a nazionalità nemica". Un programma mantenuto fino alla disfatta

Questa "caccia all'ebreo", determinò il contributo tutto italiano e fascista alla tragedia della shoah.

Direttore Responsabile: Maria Mantello Webmaster: Carlo Anibaldi 

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