S.O.S. SCUOLA PUBBLICA

Tremonti taglia 70mila posti docente e 40mila posti ATA per un risparmio di 7532 mld di euro. Dal 2009 il rapporto docente/alunni sale dell'1%, con conseguente diminuzione delle classi necessarie. Fino a poco tempo fa, questi risparmi venivano più o meno reinvestiti nel settore, ma dal 2010 solo il 30% verrà restituito alla categoria in base a vaghi, quanto strumentali riferimenti a "merito" e "professionalità". La ministra Gelmini, felice di dare il suo contributo spargendo "i semi del merito", riabiliterà così il carrozzone dell'Istituto Nazionale di Valutazione che individuerà "i più bravi" (allineati all'ideologia dominante?) con graduatoria doppia fatta di scuole e docenti. Non se ne sta inoperosa nemmeno l'onorevole Valentina Aprea, presidente della Commissione Cultura della Camera, che il 12 maggio scorso ha presentato un Decreto legge per l'assunzione diretta di ciascun docente da parte dei Dirigenti scolatici. Lasciamo immaginare con quali conseguenze per la rete di connivenze e clientele! Per non parlare della lenta e progressiva occupazione della scuola statale da parte dei docenti di religione cattolica, che su designazione del Vaticano, sono ormai entrati in ruolo, e che, grazie a passaggi di cattedra, potranno andare ad insegnare anche le materie obbligatorie per tutti. Il tutto è ancora più inquietante, se si pensa al processo di devoluzione della scuola pubblica alle regioni, che va a minare seriamente il valore di carattere Nazionale dell'Istrizione.