Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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CASO ELUANA ENGLARO Milano, 9 luglio 2008 Il diritto a gestire la dignità della propria vita è stato finalmente riconosciuto ad Eluana Englaro. La Corte d’Appello civile di Milano ha infatti dato ragione al padre della ragazza, Beppino Englaro, che dal 1999 chiede di porre fine allo stato vegetativo in cui la ragazza si trova a seguito di un incidente stradale accorsole il 18 gennaio del 1992 . Nell’ottobre scorso, la Cassazione aveva stabilito che nei casi in cui lo stato vegetativo è irreversibile e in cui è provato il convincimento della persona a non sopravvivere, il giudice può autorizzare i familiari a staccare la spina. Così, il giudice milanese Filippo Lamanna ha dato ragione in via definitiva al sig. Englaro, avendo accertato l'esistenza dell'irreversibilità del coma e ricostruita, anche attraverso le testimonianze delle amiche della ragazza, la volontà di Eluana, che avrebbe preferito morire piuttosto che essere tenuta in questa situazione di non vita.
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