Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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carità cristiana: hai abortito? niente antidolorifici E' accaduto l'8 luglio a Milano all' ospedale Niguarda ad una giovane donna.
La signora era stata sottoposta ad aborto terapeutico, e dopo l'intervento lamentava lancinanti dolori. Ma il medico anestesista, antiabortista, appellandosi all'obiezione di coscienza, si è rifiutato di darle i farmaci necessari. A seguito delle rimostranze del marito della paziente, è però intervenuto il primario del reparto, Maurizio Bini, che ha finalmente somministrato morfina alla degente. Il prof. Bini, inoltre, insieme ad altri medici del reparto, ha posto un'interrogazione al comitato di bioetica dell’ospedale, affinché si pronunci sulla legittimità dell'obiezione di coscienza posta dal medico di turno. Sul caso è intervenuto anche il sindacato Cgil - Funzione Pubblica: «Se i fatti descritti sono esatti si configura a nostro giudizio il caso di omissione di atto dovuto per l'assistenza del paziente». La Cgil ha pertanto chiesto alla direzione dell'azienda ospedaliera di accertare fatti e responsabilità personali, e di mettere in atto i procedimenti previsti: «Che l’ordine dei medici si pronunci sul tema dell’obiezione di coscienza che non può essere invocata in questo caso, perché alleviare il dolore è un preciso dovere dei medici». | |||||||||||