ROMA, 13 giugno 2008
INTERCETTAZIONI
VIETATE
Il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il disegno
di legge sulle intercettazioni. Queste saranno possibili
solo per i reati con pena inferiore ai 10 anni, fatta
eccezione per quelli contro la Pubblica amministrazione. Nessuno
potrà essere intercettato per un tempo superiore a 3 mesi, a
meno che non si tratti di indagini per reati di mafia,
terrorismo e altri di grave allarme sociale. Prima di procedere
a mettere sotto controllo il telefono di un sacerdote, si dovrà
avvertire la curia vaticana. Chi utilizza o rivela le
intercettazioni o altre notizie coperte da segreto, rischia il
carcere da 3 a 5 anni. I giornalisti che le pubblichino,
anche dandone un semplice sunto, incorreranno nella reclusione
da 1 a 3 anni e in sanzioni da 500 a 1032 euro. Sarà comunque la
testata giornalistica ad avere la responsabilità amministrativa
della pubblicazione.