Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale:

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

telefax: 067001785,


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Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web

prof. Maria Mantello


Roma


e.mail

Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino


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Morti bianche, anzi nerissime

 In Italia, ogni anno un milione di incidenti sul lavoro. Pù di mille ci lasciano la pelle.

L’Italia è il paese con il più alto numero di morti sul lavoro in Europa. Tra il 1995 e il 2004 gli infortuni mortali nell’Ue sono diminuiti del 29, 41%, mentre nel nostro paese solo del 25, 49%.Quella delle morti bianche è una vera e propria emergenza nazionale su cui è intervenuto più volte anche  il presidente della Repubblica. E lo ha fatto di recente, anche in occasione della morte dei 6 operai addetti al depuratore di Mineo. "Basta con le stragi sul lavoro", ha ripetuto Giorgio Napolitano, mentre restava in stretto contatto con la prefettura di Catania per seguire direttamente le indagini.

Un lavoratore ogni 7 ore resta ucciso sul lavoro. «Non si tratta di un fenomeno marginale e in via di estinzione - denuncia Piero Mercandelli, presidente dall'Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) - ma di un effetto perverso che sembra profondamente innervato nel modo di produzione e nello stesso modo di essere della modernità: in realtà, siamo in presenza di un fenomeno sociale di massa, sebbene la società non lo riconosca come tale. Di certo una vera e propria guerra a bassa intensità, che di regola si svolge nell’ombra e nel silenzio...Non si può dire che in Italia un fondamentale diritto della persona, ossia il diritto alla vita e alla sicurezza di ciascuno nel normale svolgimento della propria attività sia garantito».

Tra i rimedi necessari indicati  dall'Anmil c'è  la richiesta di un maggiore investimento sulle attività di prevenzione e controllo, l'introduzione di sanzioni adeguate alla gravità ed alle conseguenze dei comportamenti, l'organizzazione di un apparato amministrativo e giudiziario che assicuri l'applicazione certa e rapida delle sanzioni e la promozione di iniziative informative, formative e culturali che sviluppino nel medio-lungo periodo una maggiore attenzione alla prevenzione.  «In sostanza - conclude l’Anmil - quello che occorre è il passaggio dalle dichiarazioni ai fatti».

Direttore Responsabile: Maria Mantello Webmaster: Carlo Anibaldi 

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