La Germania condannata dalla Cassazione a risarcire la manodopera schiava di Hitler
Roma 4 giugno 2008 - I pochi italiani superstiti dei campi di sterminio nazisti l'hanno spuntata. La Cassassione non solo ha ribadito che «la comunità internazionale considera la deportazione e l'assoggettamento dei deportati al lavoro forzato un crimine contro l'umanità», ma ha stabilito finalmente il pieno diritto delle vittime al risarcimento. Il contenzioso giuridico si trascinava ormai da lunghi anni, visto che il Governo tedesco di fronte alle condanne di rimborso che lo colpivano ha sempre cercato di appellarsi ad una pretesa immunità giudiziaria. Oggi le Sezioni Unite della Cassazione hanno posto la parola fine alla penosa vicenda, perché «la Repubblica federale di Germania non ha il diritto di essere riconosciuta (nelle cause intentate dagli ex deportati) immune dalla giurisdizione civile del giudice italiano».