Tra un po’ più obiettori che aborti!
Il 22 aprile 2008, è approdata in Parlamento la “Relazione annuale sulla attuazione della 194/1978”, la legge che regola l’interruzione volontaria della gravidanza. A presentarla, il Ministro uscente della Salute, Livia Turco. Dai dati emerge un calo del 3% di aborti nel 2007 rispetto all'annoprima: 127.038 contro i 131.038 . Ma se questi numeri si raffrontano con quelli del 1982, quando gli interventi arrivarono a 234.801, appare evidente che le interruzioni volontarie di gravidanza si sono quasi dimezzate: -45,9%. Segno della validità dell’impianto della legge.
Bisogna rilevare tuttavia, che mentre diminuiscono le italiane (-61,4% rispetto al 1982 e -3,7% rispetto al 2006), le immigrate aumentano (rispetto al 2006 si è registrato un +4,5% nel 2007).
La Relazione del Ministero della Sanità fa emerge un dato allarmante, un aumento del personale medico e paramedico obiettore, che come viene denunciato da tempo, costituisce un ostacolo alla applicazione della 194 e crea un deficit di tutela della salute del paziente.
In aumento netto i ginecologi che si rifiutano di praticare l'aborto: se nel 2003 erano il 58,7%, nel 2007 sono il 70%. Cresce anche il numero di anestesisti obiettori (50,4% del 2007 contro il 45,7% del 2003) e quello del personale di assistenza sanitaria, che è passato dal 38,6% del 2003, al 42,6% dello scorso anno. Un dato su cui riflettere è quello offerto dalla
Regione
Veneto, dove c'è il maggior numero di obbiettori alla 194: 79,1% ginecologi, 49,7% anestesisti, 56,8% personale non medico.
L'impiego della pillola abortiva, Ru486, che elimina alla donna almeno il trauma dell’intervento chirurgico, è assai lento. Tutti ricorderanno in Italia il primo impiego a Torino nel 2005, e la guerra ad esso dichiarata dall’allora ministro Storace. Oggi è impiegata, sempre sperimentalmente, in Piemonte, Toscana, Puglia, Trento, Emilia Romagna, e Marche. Vale appena ricordare che la RU486 è stata già ampiamente testata da venti anni. E viene usata in tutta sicurezza da milioni di donne in Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Austria, Danimarca, Grecia, Finlandia, Germania, Svezia, Stati Uniti, Cina, Tunisia…. In Italia, le pazienti a cui è stata somministrata nel 2007, sono state 1.070.