IL TRIBUNALE DI FIRENZE SCARDINA LA LEGGE 40
Una coppia milanese portatrice di esostosi, una grave malattia genetica trasmissibile al nascituro nel 50% dei casi, aveva chiesto al centro di fecondazione assistita Demetra di Firenze di sottoporre gli embrioni a diagnosi genetica reimpianto. Avendo ricevuto una risposta negativa a causa di quanto prescritto dalla legge 40 e dalle sue linee guida (D.M 21 luglio 2004), i due si erano rivolti alla Magistratura rivendicando il diritto di mettere al mondo figli sani. A ridosso delle festività natalizie è arrivata la sentenza del tribunale di Firenze, emessa dal giudice Isabella Mariani, che dà ragione ai potenziali genitori, ed impone al centro medico di procedere all'analisi sugli embrioni. A chi grida all'eugenetica, il prof. Severino Antinori, pioniere della fecondazione in vitro, nonché presidente della "Associazione mondiale di medicina della procreazione", risponde: “L’eugenetica non c’entra niente in questo. È una parola utilizzata da alcuni talebani cattolici: serve una linea guida che consenta cum grano salis di rispettare la Costituzione laddove tutela il diritto alla salute".