LA TOSCANA SCRIVE AL PAPA: SI CANCELLI DAL CATECHISMO OGNI LEGITTIMAZIONE DELLA PENA DI MORTE
Quando era un Granducato, la Toscana è stata la prima al mondo ad aver abolito il 30 novembre 1786 la pena di morte. E in questa battaglia sono ancora in prima linea consiglieri ed assessori toscani, che il 29/11/07 hanno promosso un Convegno internazionale contro la tortura e la pena capitale, a cui hanno partecipato rappresentanti istituzionali e testimoni provenienti da tutto il mondo.
L’Assessore alla Cooperazione internazionale, Massimo Toschi, ha scritto finanche a papa Ratzinger, non solo “perché appoggi la moratoria della pena di morte”. Ma soprattutto perché il catechismo cattolico cancelli ogni legittimazione di questo barbaro e definitivo supplizio: "il Catechismo approvato da Giovanni Paolo II nel 1992 e, in misura attenuata, il Compendio alla dottrina cattolica del 1994 -dichiara Massimo Toschi- contengono una conferma della pena di morte ("in casi di estrema gravità"-ndr.). Chiediamo al Papa di cancellare questi testi e di esprimere una parola definitiva contro la pena di morte.... L’umanità, in primo luogo con il dolore per tutti coloro che sono stati condannati e uccisi, ha già scomunicato la pena capitale, al Papa chiediamo di confermare questa scomunica con l’autorevolezza del suo alto magistero”.
Chissà come la prenderà Benedetto XVI, visto che proprio lui, allora cardinale, ha fatto parte della commissione redazionale del Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica.