Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Brescia 13 novembre 2007 - Hina non riavrà la vita, né il suo sogno di libertà al di fuori dell'oppressivo clan familiare. Ma il tribunale italiano le ha reso giustizia. Il padre e i due cognati sono stati condannati a 30 anni di reclusione per averla assassinata, mentre lo zio che ha partecipato all'occultamento del suo cadavere nel giardino di casa è stato condannato a 2 anni e 8 mesi.
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