Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

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UN GRUPPO DI 56 UOMINI E DONNE ALTOATESINI ESCONO DALLA CHIESA CATTOLICA “SBATTEZZANDOSI "

Protesta contro i politici e per la difesa della laicità dello stato

di Elisa Pavone (*)

Siamo un gruppo di donne e uomini dell’Alto Adige e quello che ci accomuna è un profondo fastidio di fronte alla pesante ingerenza delle gerarchie cattoliche nella vita sociale e soprattutto nella vita politica del nostro Paese. Abbiamo pensato che il nostro disagio non deve rimanere circoscritto al nostro interno, ma che possa e debba essere reso pubblico, agito in modo “politico”.

La nostra protesta non è rivolta solo verso le gerarchie cattoliche, anzi è assai più radicale nei confronti dei politici, che dovrebbero rappresentare tutte le sensibilità del Paese mentre invece, in troppi, si conformano ad un progetto di società di tipo confessionale.

Non è nostra intenzione mettere in discussione i principi morali e religiosi di nessuno, ma pretendiamo pari rispetto per i nostri valori; per questo riteniamo che l’attività politica dei nostri rappresentanti debba rispondere esclusivamente alla Costituzione che, unica, è in grado di garantire il rispetto delle diversità.

Pensiamo che la laicità dello Stato sia un bene prezioso da preservare e difendere.

Il rispetto dei principi costituzionali eviterebbe anche scelte politiche pericolose per la vita sociale del Paese. Un esempio lo si può trovare nel dilagare del familismo: il rischio infatti è quello di considerare la famiglia come nucleo economico sul quale scaricare tutte le contraddizioni del mercato e della società, il più radicato e collaudato ammortizzatore sociale delle difficoltà che investono in particolare, ma non solo, le donne e i giovani.

Per noi invece la famiglia è luogo di relazioni, affetti, solidarietà, non codificabile in modelli precostituiti, ma che necessita di politiche pubbliche non genericamente intestate alla famiglia ma dirette agli individui che la compongono.

Rispettare i principi della Costituzione significa anche costruire una società inclusiva, aperta e disponibile al dialogo, garantire una seria ed adeguata istruzione e formazione; bisogna allora avere il coraggio di contrastare il rilancio della cultura negazionista, ma anche l’affacciarsi pericoloso della teoria creazionista che è in pieno contrasto con le scoperte scientifiche vecchie e nuove.

Ai rappresentanti politici locali e nazionali chiediamo dunque il rispetto di questi principi costituzionali, in particolar modo della laicità dello Stato, e l’implementazione di politiche economiche sociali e formative coerenti con questa impostazione. Ad essi diciamo che al momento del voto li giudicheremo anche sulla base delle posizioni prese nei confronti dell’invadenza del Vaticano.

La nostra protesta nei confronti delle gerarchie cattoliche si è concretizzata nella richiesta di essere cancellati dai registri dei battezzati con il fine di uscire anche formalmente dalla comunità cattolica della quale non ci sentiamo più di far parte perché lontana dai nostri valori, modi pensare, progetti di società. Con quest’azione inoltre vogliamo dire alla Chiesa pubblicamente che non può parlare in nome nostro.

(*) gruppo degli “ sbattezzati”

Direttore Responsabile: Maria Mantello Webmaster: Carlo Anibaldi 

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