Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale:

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

telefax: 067001785,


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Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web

prof. Maria Mantello


Roma


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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino


e.mail , e.mail2

Riceviamo dal Centro "Pannunzio" di Torino

OGGETTO: PETIZIONE POPOLARE PER REINTRODURRE IL VOTO DI PREFERENZA,  ai sensi dell'art.50 della Costituzione della Repubblica

Ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati

Signor Presidente, le bozze dei progetti relativi alla nuova legge elettorale presentano molti punti di convergenza, giustificando un certo ottimismo nei confronti di una legge elettorale ampiamente condivisa, com'è nello spirito della democrazia e della Costituzione. In entrambe le proposte si conferma però l'abolizione del voto di preferenza che è invece uno strumento di democrazia, a cui il cittadino non può rinunciare, e serve anche a selezionare la classe dirigente, senza delegare tutto ai partiti. L'ipotesi condivisa della non reintroduzione delle preferenze ci sembra quindi molto preoccupante perchè i parlamentari l'anno scorso sono stati scelti esclusivamente dai partiti, anzi da una oligarchia partitocratica che avrebbe fatto indignare il grande costituzionalista liberale Giuseppe Maranini, inventore della parola "partitocrazia". In pochi mesi la designazione dei parlamentari ha provocato, tra l'altro, una difficoltà di rapporti tra elettori ed eletti, come mai era avvenuto in Italia. In passato un parlamentare rispondeva alle lettere che gli elettori gli inviavano. Oggi è quasi un'eccezione ricevere una risposta perchè il referente non è più l'elettore, ma solo il partito o la corrente o il capocorrente. L'abolizione della preferenza è infatti organica solo al modello di partito-azienda inventato dall'on. Berlusconi.
Nella storia della democrazia italiana è impensabile di poter togliere al cittadino un diritto, riducendo il suo già scarso controllo sulla politica che diventa davvero una "cosa" su cui decidono solo gli addetti ai lavori. I cittadini sentono sempre più ad essi estranea una classe dirigente nominata dall'alto. Il Presidente Napolitano ha evidenziato il solco che si è creato tra cittadini e politica. Bisogna anche riflettere sull'estraneità dei cittadini rispetto alla politica, così come è oggi configurata. Per tutti questi motivi chiediamo che le due Camere prendano in considerazione la presente petizione, ai sensi dell'articolo 50 della Costituzione, la formale richiesta di reintrodurre nel testo della legge elettorale il voto di preferenza, limitandolo alla scelta di un solo candidato, al fine di evitare la degenerazione clientelare della preferenza.

Direttore Responsabile: Maria Mantello Webmaster: Carlo Anibaldi 

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