Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale:

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

telefax: 067001785,


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Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web

prof. Maria Mantello


Roma


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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino


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UNA NUOVA PROPOSTA DI LEGGE PER LE UNIONI CIVILI

DAI DI.CO AI C.U.S.

 

Alcuni mesi fa era stato varato il ddl sui DI.CO. (Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi) preparato dalle ministre Bindi e Pollastrini. Esso riconosceva alle unioni (anche omosessuali) diritti in tema di assistenza, permessi di soggiorno, locazione. Altri diritti dipendono dalla durata della convivenza: dopo tre anni, vengono riconosciute le tutele del lavoro; dopo nove anni, i diritti di successione.

Le Associazioni di omosessuali chiedevano, oltre al riconoscimento delle unioni civili, anche la rimozione del divieto per i gay di sposarsi fra loro, come avviene in Canada, Olanda, Belgio, Spagna e Sud Africa.

Avverso ai DI.CO. la quasi totalità dei cattolici impegnati nel Centro-destra. Per essi la questione di estendere taluni diritti essenziali ai conviventi va regolata semplicemente attraverso modifiche al codice civile.

La Chiesa ha indetto una vera e propria crociata, di cui il “Family Day” a Roma è stato la manifestazione più clamorosa. Ciò ha dimostrato che la Chiesa si sente minacciata dal processo di secolarizzazione in atto nel nostro Paese e sceglie la politica della resistenza dogmatizzando la famiglia tradizionale.

Di fronte all’offensiva della S. Sede il segretario dei Democratici di Sinistra, on. Fassino, si è dichiarato disponibile a regolamentare in altro modo i diritti delle coppie di fatto. Questa deplorevole capitolazione di un autorevole dirigente del Centro-Sinistra ha sostituito ai DI.CO. i C.U.S. (Contratti di Unione Solidale), ideati dal ministro Cesare Salvi.

In base ai C.U.S. si andrà dal giudice di pace o da un notaio a registrare l’unione di fatto, non necessariamente tra uomo e donna, e da quell’unione deriveranno alcuni diritti e doveri, assistenza e solidarietà sanitaria e penitenziaria, possibilità di richiedere il trasferimento di lavoro nella città in cui lavora il partner dopo tre anni di convivenza, diritti previdenziali e di successione. Rispetto ai DI.CO. si evidenzia una differenza: con i DI.CO. si registrava una situazione in atto, con i C.U.S. si può anche avviare con un atto pubblico (è previsto un pubblico registro) una convivenza. Mancano altri diritti: l’obbligo alimentare, la riduzione dell’imposta di successione, ecc.

I C.U.S. non potranno essere stipulati da minorenni, persone interdette per infermità di mente, chi è già sposato, chi è stato condannato per omicidio o tentato omicidio del coniuge o del convivente dell’altra persona, individui che abbiano vincoli di parentela.

Il contratto può essere sciolto per comune accordo delle parti, per decisione unilaterale di uno dei due contraenti, per matrimonio di uno dei due contraenti.

I C.U.S. daranno diritto ai seguenti benefici: assistenza sanitaria e penitenziaria, facilitazioni nei trasferimenti di sede di lavoro, decisione sulla donazione degli organi e sulle celebrazioni funerarie del convivente, diritto a un quarto dell’eredità se il convivente ha figli o fratelli e sorelle; la metà se ci sono parenti fino al sesto grado e tutta la somma negli altri casi.

Dunque, dopo l’affossamento dei DI.CO. si è ricominciata in Parlamento la battaglia laicista con la presentazione della proposta di legge C.U.S. da parte del presidente della Commissione Giustizia, Cesare Salvi. Il blocco del Centro destra, la CISL, l’OPUS DEI hanno già espresso la loro opposizione alla nuova proposta di legge.

Bruno Segre

(L'incontro - Luglio 2007)

Direttore Responsabile: Maria Mantello Webmaster: Carlo Anibaldi 

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