la
mobilitazione continua
“Priorità
alla Scuola”
Annunciati FLASH MOB 26-28 marzo 2021 in
tutta Italia
Per
l’immediata riapertura di tutte le scuole di
ogni ordine e grado
e rimettere al centro la scuola
pubblica e
valorizzare i suoi docenti
«La scuola è
organo costituzionale» affermava Pietro
Calamandrei. Perché senza la scuola non c’è
comunità democratica nelle pari opportunità
di emancipazione individuale e sociale.
Lo sforzo di ragazzi e
insegnanti è stato titanico in questi mesi
di impegno per la didattica a distanza. Ma
non si impara davanti ad un computer. E per
questo occorre tornare in classe.
Occorre cogliere
l’occasione del Recovery Fund affinché una
parte notevole sia riservata ad una politica
di investimenti per la valorizzazione della
Scuola pubblica. Una politica che deve
essere sistematica: dai così detti “asili
nido” e dalla scuola l’infanzia… fino
all’università.
Senza scuola non ci sono
diritti e non si imparano i doveri.
Ecco allora che i
diritto allo studio deve essere la priorità
del Paese, con un incremento della spesa
pubblica annua almeno pari a quel 5% del PIL
che l’avvicinerebbe alla
media di investimento prevista nelle
democrazie europee.
Ma investire nella
scuola significa riconoscimento sociale del
ruolo dei docenti e quindi innalzamento dei
loro stipendi.
Rilancio della scuola
pubblica significa spazi adeguati e non
classi pollaio. Pertanto, il Recovery Fund
va utilizzato anche in questa prospettiva.
Queste le richieste del
movimento spontaneo che si è costruito per
rimettere al centro la scuola pubblica. Che,
per citare ancora Calamandrei: «È un organo
vitale della democrazia come noi la
concepiamo. Se si dovesse fare un paragone
tra l’organismo costituzionale e l’organismo
umano, si dovrebbe dire che la scuola
corrisponde a quegli organi che
nell’organismo umano hanno la funzione di
creare il sangue […]. Da tutta la bassura
della sorte umana originaria, dall’incultura
originaria dovrà ciascuno poter lanciare su,
snodare il suo piccolo stelo per arrivare a
prendere la sua parte di sole. A questo deve
servire la democrazia, permettere ad ogni
uomo degno di avere la sua parte di sole e
di dignità. Ma questo può farlo soltanto la
scuola, la quale è il complemento necessario
del suffragio universale».
Maria Mantello