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Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Era l’11 settembre del 1973, colpo di stato in Cile
A quarant’anni dal golpe
cileno, la mente torna a quella terribile tragedia. Era
l’11 settembre del 1973,quando gli aerei iniziarono il loro minaccioso
volo contro il Palazzo della Moneda , dove
Salvador Allende, insieme ad un manipolo
di fedelissimi, opponeva stoicamente un’impossibile resisteva. L’ultimo
radiomessaggio si concluse con la seguente frase, impressa nella memoria
di tutti i cileni e di tutti gli uomini liberi del mondo: Seguirono all’assassinio del Presidente democratico, la feroce dittatura militare, gli arresti, le torture, la morte di oltre tremila persone, la scomparsa di un altro migliaio. E la mente torna anche ad un papa, oggi beato. A Giovanni Paolo II, al balcone insieme all’assassino Pinochet, fra strette di mano e saluti. Nemmeno una parola per le madri senza figli, per gli oppositori scomparsi, per gli incarcerati. Una pubblica consacrazione dell’usurpatore, del criminale. Ezio Pelino
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