Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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Federico Coen: Libertà d’informazione Si sta assistendo ad una dittatura del mercato, sostenuta dalla pubblicità televisiva che opera un vero e proprio lavaggio dei cervelli.
Come è noto, la difesa del consumatore contro la dittatura fraudolenta del mercato è stata assunta da numerose associazioni di consumatori. Ma il limite di queste associazioni sta nel trascurare che la dittatura del mercato mediante l’arma della pubblicità non consiste solo nell’ingannare il consumatore sulla qualità del prodotto, ma anche nel diffondere sempre più una tendenza iperconsumistica , che spinge i singoli cittadini e le loro famiglie ad assumere consumi inutili e dannosi mediante l’invenzione di nuovi prodotti, la cui produzione oltre tutto contraddice l’esigenza essenziale della difesa dell’ambiente naturale.
Quali rimedi? Non si tratta di riesumare le accuse contro il capitalismo in quanto tale appartenenti alla tradizione marxista-leninista. Sarebbe un’illusione dopo il crollo del comunismo sovietico. Ma qualche rimedio parziale si può introdurre per frenare la dittatura del mercato di cui la pubblicità commerciale è ormai lo strumento principale.
Si potrebbe introdurre una tassa sulla pubblicità in quanto tale, a prescindere dalle imposte relative ai guadagni più o meno legittimi che se ne ricavano. Ma c’è un rimedio ancora più importante: si dovrebbe introdurre il divieto di impiegare nella pubblicità commerciale i bambini e i ragazzi al di sotto di una certa età. Gli entusiasmi artificiali di questi giovanissimi sono purtroppo considerati utili per vendere al meglio qualsiasi prodotto commerciale. Il divieto sarebbe un rimedio utile per combattere la dittatura del mercato.
Un canale televisivo che si uniformi spontaneamente a queste regole avrebbe successo. Ce ne è già qualche esempio.
In conclusione, il diritto alla libertà di informazione , come condizione della libertà di pensiero e di coscienza, può e deve essere difeso con grande coraggio.
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