Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno" |
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16 ottobre 1943 Razzia degli ebrei romani C'č una lapide sulla facciata della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte a Via del Portico d'Ottavia, quasi di fronte alla Sinagoga. Ricorda che "qui ebbe inizio la spietata caccia agli ebrei". In quell’area dell’ex ghetto, dove ancora abitavano molti ebrei romani, si radunarono i camion e pių di cento soldati tedeschi addetti alla "caccia all’ebreo". Era l’alba del 16 ottobre 1943. Giorno di Shabat. I nazisti, provvisti degli elenchi con i nomi e gli indirizzi delle famiglie ebree, forniti loro dall'Ufficio fascista Demografia e Razza, bussarono alle case. Sfondarono le porte. Hanno un bigliettino dattiloscritto: il testo dell’ordine da intimare a tutti gli ebrei: “dovete essere pronti in 20 minuti, portare cibo per 8 giorni, soldi e preziosi, via anche i malati, nel campo dove vi porteranno c’č un’infermeria”. In contemporanea, per gli altri quartieri di Roma, altri 200 soldati tedeschi svolgono la stessa caccia. Uomini, donne, bambini, anziani, ammalati, perfino neonati: tutti vengono caricati a forza sui camion e portati al Collegio Militare di via della Lungara. Due giorni dopo, lunedė 18 ottobre, i prigionieri sono condotti alla Stazione Tiburtina. Caricati su 18 carri bestiame, arrivano ad Auschwitz il 22 ottobre. Dei 1024 ebrei catturati dai nazisti a Roma quel 16 ottobre, ne sono tornati solo 16, di cui una sola donna. Nessuno dei 207 bambini.
16 ottobre 2008 Aula magna del liceo classico statale “Terenzio Mamiani” Incontro con Piero T erracina ore 11.00 | |||||||||||