Nello scorso
anno la Chiesa cattolica pretendeva che l’Unione Europea
facesse riferimento nella Carta Statutaria ad una matrice
cristiana dell’Europa.
Non esiste
alcuna matrice cristiana poiché l’idea di un’Europa unita è
ROMANA in quanto nasce proprio dalle ceneri dell’Impero
Romano, che fu fattore aggregante per tutti i popoli
incontrati nel corso dell’espansione di Roma.
Nonostante
fossero occupati, tali popoli non ebbero animosità verso i
Romani perché questi diffondevano scrittura, ordinamento
amministrativo, diritto (realtà nuovissima), misure,
edilizia, rete viaria e servizio postale. I popoli
interessati dal fenomeno erano arretrati e quindi
apprezzavano il livello di civiltà di Roma. Così essi
poterono accrescere il proprio patrimonio culturale. Oggi
diremmo che ci fu “integrazione”, perché allora non c’era
alcuna imposizione religiosa.
La Chiesa
cattolica si è nutrita di termini romani come “pontefice”,
“curia”, “sancta santorum” per citarne alcuni,
senza introdurre nulla di nuovo. Parimenti riciclò tutte le
feste e le ricorrenze pagane facendole proprie. L’unica
festa totalmente cristiana è quella di Pentecoste, pressoché
inosservata nella liturgia annuale con qualche risalto
soltanto tra gli Evangelici.
Un altro uso
romano era la frequentazione del tempio da parte delle
donne, mentre esse sono escluse dal culto presso le
religioni “monoteiste”.
La simpatia
verso la romanità, dopo lo sconvolgimento prodotto dalle
invasioni barbariche, fu tale che, superata la fase più
critica, gli stessi barbari abbracciarono la civiltà romana
dando vita al primo Sacro Romano Impero ripristinando quella
politica vincente dello Stato unico.
Tracce di questa
influenza romana si trovano spesso nel territorio europeo.
Ad esempio lo scartamento di 156 centimetri tra le rotaie
del treno (invenzione britannica) venne ricavato misurando
la distanza che intercorreva tra i solchi lasciati dal ferro
delle ruote dei carri sulle pietre delle Vie consolari.
Inoltre nel vocabolario inglese figurano alcune parole come
“castra”, “strata”, “vallum”
ereditate dai Romani.
Inoltre
l’edilizia romana ha diffuso in tutta l’Europa, in Asia e
nel Nord Africa opere d’uso popolare come le strade, le
terme, i circhi, i teatri ed il Foro urbano, strutture
d’aggregazione che contribuiscono ad accrescere la cultura e
diffondere il progresso. Viceversa le piramidi, che
costituiscono l’elemento architettonico più importante e
misterioso delle civiltà antiche, rimangono monumenti
individuali, legati al culto della personalità, privi di
qualsiasi uso sociale.
Bene ha fatto
l’Unione Europea a non prendere in considerazione le
aspirazioni papiste, essendo le religioni centri di potere
che separano i popoli anziché unirli. Sovente la religione è
stata usata per fini nazionalistici come quella Anglicana.
In Francia si tentò invano di crearne una simile, quella
Gallicana. Né si può dimenticare che la Chiesa cattolica ha
ottenuto cospicui privilegi dal Concordato e dal
finanziamento dell’8 per mille dell’IRPEF. Altre religioni
sono state ammesse alla ripartizione di tale contributo.
Verrà ammesso anche l’Islam, con simpatie verso il
terrorismo, che verrebbe così finanziato dalle sue
potenziali vittime?
Alberto Politi