L’ARCIVESCOVO Milingo è fuori dalla Chiesa e con
lui i quattro vescovi sposati che erano stati
“ordinati” a Washington. La scomunica è scattata “latae
sententiae”, cioè automaticamente. Nel
comunicato la sala stampa del Vaticano fa presente
che “la Santa Sede ha seguito con viva
apprensione l’attività posta in essere recentemente
da Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Emmanuel
Milingo, Arcivescovo emerito di Lusaka, con una
nuova Associazione di sacerdoti coniugati, seminando
divisione e sconcerto fra i fedeli. Esponenti a
vario livello della Chiesa cercato di contattare
l’Arcivescovo Milingo, per dissuaderlo dal
proseguire in azioni che provocano scandalo,
soprattutto nei riguardi dei fedeli che hanno
seguito il suo ministero pastorale a favore dei
poveri e dei malati”.
Insomma le alte gerarchie ecclesiastiche hanno
provato a fermare fino all’ultimo l’arcivescovo come
già avvenuto in un recente passato: “Tenuto
conto della comprensione manifestata, anche di
recente, dal Successore di Pietro –
sottolinea infatti la nota vaticana – verso
questo anziano Pastore della Chiesa, la Santa Sede
ha atteso con vigilante pazienza l’evolversi degli
eventi, i quali, purtroppo, hanno condotto
l’Arcivescovo Milingo a una condizione di
irregolarità e di progressiva aperta rottura della
comunione con la Chiesa, prima con l’attentato
matrimonio e poi con l’ordinazione di quattro
vescovi domenica 24 settembre a Washington”.
Dunque la notizia sull’ordinazione dei vescovi
sposati da parte di Milingo è stata confermata dal
Vaticano che la considera una aperta rottura della
comunione con la Chiesa di Roma. “Per questo
atto pubblico – si legge nel testo –
sia l’Arcivescovo Milingo che i quattro ordinati
sono incorsi nella scomunica latae sententiae,
prevista dal canone 1382 del Codice di Diritto
Canonico. Inoltre la Chiesa non riconosce e non
intende riconoscere nel futuro tali ordinazioni e
tutte le ordinazioni da esse derivate, e ritiene che
lo stato canonico dei quattro presunti vescovi sia
quello in cui si trovavano prima dell’ordinazione”.
Fra 2001 e 2002, dopo che Milingo si era sposato con
Maria Sung sotto l’ombrello della setta del
reverendo Moon, era stato l’allora vice del
cardinale Ratzigner all’ex Sant’ Uffizio, mons.
Tarcisio Bertone, ad occuparsi del caso
dell’arcivescovo guaritore in fuga da Roma. Quindi
c’era stato il ritorno di Milingo nell’alveo
della Chiesa Romana, un periodo di silenzio
e infine la nuova e ultima fase dell’avventura
dell’arcivescovo emerito di Lusaka. Prima è tornato
a dire messa a Zagarolo dove viveva e dove si
ritrovavano i suoi fedeli, infine è fuggito negli
States e ha riabbracciato Maria Sung rompendo
definitivamente con la Chiesa di Roma.