Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ARTICOLI

PER CIAMPI LE RADICI DELL’ITALIA NELLA MEMORIA DEL XX SETTEMBRE

Libero Pensiero 06/2005

 

di Maria Mantello

 

Forse perché gli attacchi alla laicità dello Stato si stanno facendo sempre più insistenti, Porta Pia, simbolo della fine della teocrazia papalina, assume una valenza ancora più significativa anche nelle parole di Carlo Azeglio Ciampi. Il nostro Presidente della Repubblica, a centinaia di studenti e ai loro insegnati convenuti al Vittoriano ha infatti detto: “Il mio pensiero è corso alla data di oggi: 20 settembre. 20 settembre 1870, Roma capitale dell’Italia unita”… “Lì sono le radici dell’Italia”.

E le sue parole, che proprio nel contesto (inaugurazione dell’anno scolastico) e nel luogo (dedicato alla memoria del nostro Risorgimento) non possono non suonare come una risposta, pacata ma forte, ad altre parole di senso opposto. Quelle del cardinale Camillo Ruini, che questa volta ha lanciato i suoi anatemi contro un Parlamento che vorrebbe trovare la soluzione legislativa alle convivenze di fatto.

Ma quanti nel nostro Parlamento seguono Ciampi e quanti invece Ruini? Quanti sono al servizio della laicità, principio supremo della Costituzione Repubblicana Italiana, e quanti sono al servizio del Vaticano? Ruini sa bene di poter pescare pronti e solleciti aiuti tra i membri di una classe politica a corto di programmi e di idee. Una classe politica che, per questo, trova più facile e più comodo incamerar voti affidandosi alla protezione della rete di parrocchie ed oratori controllati dall’ultima monarchia per diritto divino esistente in Occidente.

Ruini, il potente capo della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) sembra sempre più il punto di riferimento di molti politici. Più attenti ai suoi pronunciamenti, che a quelli del capo dello Stato, costoro si sono di fatto arruolati nel partito confessionale cattolico sorto dalle ceneri della vecchia Democrazia Cristiana. Un partito con a capo il Cardinale, apparentemente al di fuori degli schieramenti, ma che potendo contare su fedelissimi a Destra a Sinistra al Centro, non solo è molto più forte della vecchia DC, ma assai più insidioso.

Si tratta infatti di una lobby capillare e trasversale che mina le fondamenta dello Stato laico perché in grado di far passare leggi conformi ai dettami dell’ortodossia cattolica. Ruini detta regole e norme facendo valere tutto il peso che può avere nell’indirizzare i consensi elettorali. E i politici si affannano ad obbedire o ad aggiustare i loro interventi “troppo laici”. 

Il Cardinale fa il suo mestiere: gestire individui e Stati. Un ruolo che la Chiesa si è sempre attribuita, in nome della salvezza dell’anima che sarebbe creata da una divinità da lei codificata e di cui si dice vicaria. Sulla base quindi di un mitico dio e di una mitica anima pretende di definire“il bene” e “il male”. In pratica un vero e proprio controllo sociale! Come quando la Chiesa imponeva per legge l’Essere Umano che si doveva essere. E gli altri, come noto, li mandava spesso e volentieri al rogo!

Con la progressiva emancipazione economica e culturale, passata anche attraverso percorsi rivoluzionari, sono nati gli stati di diritto e le democrazie. La Chiesa dopo averli invano avversati, ha imparato ad usarne gli strumenti. Ha imparato ad utilizzarne a proprio vantaggio le regole. Ha raffinato anche il rapporto con le masse (il gregge umano da pascolare), soprattutto quando di fronte ai processi di secolarizzazione, si è resa conto che i comportamenti erano assai lontani dai precetti del suo catechismo. E’ riuscita ad occupare testate di giornali, radio e televisioni. Ma il suo sforzo più importante è incentrato a riottenere il controllo sull’istruzione scolastica. Perché, dalla culla alla bara, si torni a credere normale che l’identità individuale debba coincidere necessariamente col un modulo replicante di Essere umano: il cattolico apostolico romano.

A tale pretesa si contrappone l’ammonimento di Ciampi agli studenti convenuti a Roma quando ha sottolineato: “il legame profondo fra l’educazione dei giovani e la fedeltà ai principi sui quali si fonda la nostra Repubblica: la libertà dei cittadini, ,l’unità della patria”. Un richiamo alla laicità dello Stato, ai diversi ambiti decisionali di Chiesa e Stato. A ciascuno il suo.

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