Libero Pensiero 06/2009
MEDICI CONTRO LA LEGGE CALABRO’
La scienza medica ha sviluppato negli ultimi decenni apparecchiature ed
acquisito conoscenze che permettono il prolungamento della vita anche in
condizioni che naturalmente porterebbero alla morte. Questo enorme potere
può interferire con le scelte del singolo individuo? Come si possono
definire i limiti della scienza e fino a che punto le scelte individuali
possono essere contrastate? Può una maggioranza, qualunque essa sia, imporre
le proprie scelte ad una minoranza? Può la religione imporre la sua dottrina
anche a chi non è credente? In democrazia le scelte della maggioranza
debbono essere accettate dalla minoranza ma questo è anche vero se queste
scelte toccano la sfera privata dell’individuo? Può una maggioranza impormi
di soffrire contro la mia volontà?
La missione medica ci impone di curare il paziente e, quando non è possibile
una cura, di alleviarne le sofferenze. L’etica medica ci insegna che
qualsiasi procedura medica non può essere intrapresa senza un consenso
libero ed informato. Se quindi un paziente può rifiutare un qualsiasi
intervento quando è cosciente, perchè dovremmo privarlo del diritto di
decidere in anticipo se rifiutare interventi straordinari quando non sarà
più cosciente?
Ed infine l’ultima domanda: come si può giudicare la nutrizione enterale
mediante un sondino naso gastrico o tramite un dispositivo che arriva dallo
stomaco alla cute dell’addome, un normale sistema per alimentare un
individuo che non può farlo naturalmente? Se passasse la legge che è stata
presentata il medico potrebbe diventare un “obiettore di coscienza”
rifiutando di andare contro il desiderio espresso dal paziente.
(Cosimo Prantera, Primario Gastroenterologo Azienda Ospedaliera San Camillo,
Forlanini, Roma - Marcello Orzalesi, già Professore Ordinario presso
l’Università La Sapienza e Direttore del Dipartimento di Neonatologia Medica
e Chirurgica dell’Ospedale Bambino Gesù, Roma - Salvatore Di Giulio,
Primario Nefrologia, Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, Roma -
Angelo Pera, Primario Emerito Azienda Ospedaliera, Azienda Ospedaliera
Mauriziano, Torino - Luigi Pagliaro, Professore Emerito di Medicina Interna,
Università di Palermo - Vittorio Colizzi, Professore di Immunologia,
Università di Tor Vergata, Roma - Mario Cottone, Professore di Medicina
Interna, Ospedale V. Cervello, Palermo - Lucio Capurso, Primario
gastroenterologo, Azienda Ospedaliera San Filippo Neri, Roma - Luca Pierelli,
Primario Medicina Trasfusionale Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini,
Roma - Ignazio Majolino, Primario ematologo Azienda Ospedaliera San Camillo
Forlanini, Roma - Francesco Pallone, Professore Ordinario di
Gastroenterologia, Università di Tor Vergata, Roma - Paolo Nencini,
Professore Ordinario di Farmacologia, Università La Sapienza, Roma - Roberto
Pisa, Primario Patologo, Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, Roma -
Filippo de Marinis, Primario Pneumologia Oncologica 1° Azienda Ospedaliera
San Camillo-Forlanini, Roma - Salvatore Cucchiara, Primario
Gastroenterologia Pediatrica Policlinico Umberto 1°, Roma - Giuseppe
Gristina, Anestesia e Rianimazione, Azienda Ospedaliera San Camillo
Forlanini, Roma - Emilio Di Giulio, Responsabile Endoscopia Digestiva,
Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, Roma - Marco Lombardi, Primario della
divisione di chirurgia dell’ospedale Cto, azienda sanitaria RMC e Docente
alle scuole di specializzazione chirurgia generale di Sapienza e Tor Vergata
- Donato Nitti, Direttore Dipartimento di Scienze Oncologiche e Chirurgiche
Clinica Chiurgica II Padova
(23 marzo 2009)